Ci sarà anche il presidente MIRO tra i relatori di uno degli incontri clou di Service Day, l’unico evento in Italia focalizzato sul post-vendita per il quale autoriparatori e concessionari stanno organizzando la trasferta. La due giorni di Verona del 27 e 28 ottobre, fortemente voluta da AsConAuto e costruita insieme a Quintegia, sta registrando un crescente numero di adesioni, anche da Milano. Non ne è sorpreso Giovanni Rigoldi, che ben conosce il valore che l’assistenza riveste per tutte le aziende della filiera automotive.
Ha scelto di parlare di formazione…
Sì, parteciperò al workshop di venerdì 27 ‘Nuove generazioni in officina: come trovarle, motivarle e gestirle’. Lo farò, anche con entusiasmo, sia per l’importanza strategica del tema, sia per portare l’esperienza di gestione del personale non solo del nostro consorzio e di AsConAuto, ma soprattutto di un dealer che oggi deve dedicare sempre più tempo alla ricerca, selezione e formazione di personale, con caratteristiche anche molto diverse fra loro.
Proprio in termini di sensibilità alla formazione, un passo importante lo abbiamo fatto sottoscrivendo una partnership nazionale con Enaip, realtà formativa ramificata in 15 regioni; e anche con MIRO stiamo lavorando alacremente, nel nostro caso con Enaip Lombardia, per costruire alcuni dei profili del post-vendita di cui le concessionarie e in generale tutta la rete ha un enorme bisogno, per poi predisporre dei percorsi formativi ad hoc che possano creare uno sbocco professionale assicurato nelle nostre aziende per i giovani che li frequenteranno. Costruire una collaborazione virtuosa fra il mondo della scuola e quello delle aziende e del lavoro vuol dire non solo dare delle opportunità ai giovani, e questo già di per sé oggi rappresenta un valore, ma anche dare un futuro alle nostre aziende. È una opportunità e un impegno che dobbiamo saper cogliere e che comporta anche l’essere disposti non solo ad accogliere gli studenti per gli stage ma ad assumerli, se meritevoli, alla fine del percorso scolastico. E non basta. Una volta inseriti in organico, dovremo impegnarci per una formazione continua.
Oltre al meeting sulla formazione, Service Day conta ben 23 incontri. Il post-vendita sviscerato in tutti i suoi aspetti?
Si, perché il post-vendita è destinato ad acquisire sempre più importanza nelle attività della concessionaria, sia per la manutenzione e riparazione delle auto in circolazione, sia per le attività di ripristino delle autovetture usate. Se per l’autoriparatore affiliato Service Day è un’occasione unica per sentirsi spiegare come sta cambiando il mondo automotive e in che modo questi cambiamenti si ripercuotono sulla sua attività di riparatore – pensiamo solo alla maggiore diffusione dell’elettrico e all’aumento della componente digitale sui nuovi modelli -, per noi dealer è altrettanto fondamentale captare le tendenze del mercato e prefigurare gli scenari futuri.
Con le Case auto che stanno avocando a sé la vendita del nuovo, il post-vendita e la commercializzazione dell’usato sono e sempre più saranno il business delle nostre aziende. Ecco perché non mi stanco di ripetere che dobbiamo trattare le lead generate in area ricambi con la stessa attenzione maniacale che le nostre aziende riservano alla gestione delle lead destinate alla vendita delle auto; ed ecco perché mi aspetto che partecipino a Service Day 2023 i titolari o comunque le figure apicali, i service manager, i responsabili ricambi. Concessionari o autoriparatori, credo abbiamo tutti ben chiaro qual è oggi il valore dell’assistenza per le nostre aziende.
Anche diversi Costruttori hanno colto l’occasione di Service Day 2023 per presentare ai loro dealer i progetti che hanno per il post-vendita e per la distribuzione dei propri ricambi.
Oggi più di quattro anni fa?
Stiamo per vivere Service Day terza edizione, ma tra la prima e la seconda che si sono svolte nel 2018 e 2019 a Brescia e questa che arriva dopo una pausa forzata di quattro anni causa pandemia il mondo è cambiato.
I titoli delle varie sessioni affrontano questo mondo nuovo e chiamano in causa tutti i protagonisti del post-vendita: i costruttori e i concessionari, i responsabili service e quelli dei ricambi, i meccatronici e i carrozzieri. Riprendiamo un filo interrotto con l’obiettivo di ascoltare chi ha già iniziato percorsi virtuosi e tornare a Milano con qualche lampadina in più accesa. E non solo, perché a Verona ci saranno tanti dei nostri clienti che hanno già aderito. E ci saranno anche i nostri promoter e naturalmente il nostro District Manager, per affiancarli e partecipare a loro volta a una importante giornata di formazione.
Non dobbiamo perdere questa opportunità di incontrare tanti autoriparatori affiliati che comprano ricambi originali dalle concessionarie MIRO per centinaia di migliaia di euro ogni giorno, e creare con loro relazioni professionali ed economiche sempre più solide. Anche questo è Service Day.
A proposito, come si è chiuso settembre? MIRO è più vicina al traguardo 2023 di 50 milioni di euro?
Anche se in crescita, del 3,8 per cento su settembre 2022 e del 10,2 su base annua, quel traguardo si sta rivelando forse molto ambizioso. MIRO opera in un territorio vivace e continua a crescere, ma il suo sviluppo è rallentato da alcune dinamiche che sono fuori dalla portata del consorzio. In particolare, MIRO è penalizzata fortemente da accordi nazionali di fornitura ricambi tra alcuni dei maggiori noleggiatori presenti sul mercato e dealer che operano fuori dall’area coperta dal consorzio che distribuiscono ricambi anche agli autoriparatori affiliati a MIRO.
Per questo occorre avere massima attenzione nella gestione dei nostri autoriparatori, sia nella fase di acquisizione dei nuovi clienti sia nel presidio di tutti i canali che abbiamo a disposizione per fidelizzarli: quello commerciale, rispondendo con sollecitudine alle loro richieste di preventivo o di informazioni, e quello tecnico, aprendo le porte delle nostre officine quando hanno necessità di supporto.